Il volume sviluppa una riflessione sull’idea di autorità nelle relazioni educative attraverso un’interpretazione in chiave pedagogica di alcune categorie di Michail Bachtin, uno dei più grandi pensatori russi e teorici della letteratura del ’900. Il punto di partenza dell’indagine è la messa a fuoco della nozione di ‘formazione’, intesa come il movimento del prendere-forma in cui il soggetto non è già ‘dato’ ma è costantemente ancora-a-venire in virtù del suo rapporto – fondante e inelimininabile – con l’alterità. Ne deriva una teoria pedagogica dell’insegnamento in cui l’autorità è interpretata come un’autorialità di tipo dialogico che non annulla l’asimmetria della relazione educativa, ma la declina nel senso di una capacità di costruire spazi in cui i soggetti possano avere occasioni di ‘partecipazione responsabile’ in grado di attivare il ‘movimento della formazione’. L’opera di Bachtin, interrogata alla luce del contemporaneo dibattito pedagogico internazionale, diviene così una ‘voce’ che ci consente di riconoscere e valorizzare l’incertezza, l’inquietudine e la carica trasformativa dell’azione educativa in virtù di quell’apertura all’altro che la costituisce e la abita.
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