Gli esametri del De rerum natura sono pregni di filosofia epicurea, utilizzata da Lucrezio come potente strumento nella lotta contro ogni forma di superstizione e contro tutte le religiones. Il poeta condanna quel divum metus inanis che incalza i mortali, ma intende spiegare come questo si sia insinuato nel loro animo; si prefigge di eliminare la religio (la ciceroniana superstitio) e ogni credenza di divinità vendicative e capricciose, ma non condanna la pietas, anzi non esita a proporre una visione religiosa autentica. Poema religioso o antireligioso che sia, il De rerum natura è certamente un poema filosofico che fornisce il più completo resoconto dell’insegnamento epicureo, ricostruito dalla mente di un genio che visse le verità di cui scrisse. Contro il morbo delle false credenze Lucrezio, in linea con il suo maestro Epicuro, si pone come medico dell’anima e indica come medicina la sana convinzione che vero bene è il dominio sulle passioni e la libertà dalla loro ossessione, perseguibile attraverso la retta conoscenza. Il De rerum natura ha un fine eminentemente pratico: estirpare le passioni radicatesi nell’ animo ed eliminare il giudizio errato che l’uomo possiede in materia religiosa. A questo giudizio falso e deviante, che produce uno stato di perenne turbamento, viene contrapposta nel poema la vera ratio. Soltanto possedendo la dottrina epicurea l’uomo potrà diventare padrone di se stesso, preservare il corpo dalle sofferenze e l’anima dalle passioni.
Ginetta De Trane
Ginetta De Trane, è Ricercatrice di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università del Salento. Si è occupata della produzione lirica di Orazio, di vari miti di Ovidio e ha analizzato alcuni temi chiave delle tragedie di Seneca. Autrice di un saggio sugli aspetti filosofico-letterari dell’opera lucreziana, ha inoltre rivolto la sua attenzione a Virgilio e alla tradizione tragica dell’Eneide. Si è dedicata anche a Cesare e ad alcuni aspetti relativi all’imperialismo romano.
Scrittura e intertestualità nelle Metamorfosi di Apuleio
Le diverse forme del dire artistico
Ritroviamo-ci a scuola
Esperienze di counseling scolastico come nutrimento della relazione educativa
Educare alla sostenibilità
Una guida per “fare” scuola con l’Agenda 2030
CreativaMente
Progetto G.I.O.CO.
Gioco Imparo Opero COopero
Dal bisogno atavico del gioco il metodo sperimentato per una scuola inclusiva e vitale
La "via vecchia" e la "nuova"
Insegnamento, apprendimento, formazione: percorsi verso (e attraverso) le lingue seconde e straniere
Insegnamenti sul taiji quan
Shanghai - Agosto 1990
L'educatore
Profilo storico con appendice antologica