Scritto in prima persona nello stile di una confessione-memoria, Infanzia si rivela come un romanzo intriso di una forte tensione autobiografica che sa sempre coniugare al racconto della fabula esperienze di alto valore meditativo e profondità nostalgica. Il testo è ispirato a situazioni ed episodi realmente vissuti dalla scrittrice Norah Lange e di quella temperie porta i segni: il tempo è quello “dell’età di” come unica data, e lo spazio oscilla da e per Buenos Aires, non luogo emblema di una patria senza confini. Proprio per questo, trascinati in una dimensione dalle coordinate allargate, i personaggi rivendicano con autenticità la propria Storia e attraverso il filtro del ricordo si liberano dell’autoreferenzialità privata e si sublimano nello spazio del mito. Romanzo ricco di suspense e tenerezza, di drammi profondi e gioie inattese, questo straordinario diario non si può certo dimenticare.