Nel corso del Medioevo si distinguono due correnti traduttive saldamente intrecciate tra loro. La prima, di tipo religioso, si afferma tra il IV-V e l’XI secolo ed è caratterizzata da traduzioni di testi prevalentemente agiografici, canonici e liturgici; la seconda, di carattere scientifico, comprende traduzioni di testi matematici, astronomici e astrologici, medici, filosofici, e ha inizio in Italia verso la metà dell’XI secolo, da dove si estende, durante il secolo successivo, in Spagna, Sicilia e in certa misura a Costantinopoli, protraendosi per tutto il XIII secolo. Con la corrente scientifica del pieno Medioevo si assiste a una svolta nel panorama traduttivo dell’epoca: per la prima volta la scelta dei testi da tradurre viene guidata dalla consapevolezza delle lacune dell’Occidente in campi quali la matematica, la fisica, la medicina. Suddiviso in cinque sezioni, corrispondenti ai principali siti di traduzione del Medioevo (Italia, Spagna, Inghilterra, Asia Minore, Siria), e corredato da un ampio capitolo introduttivo sulla scienza medievale e da quattro appendici di approfondimento, il volume offre un panorama articolato dell’attività di traduzione scientifica dall’arabo e dal greco tra l’XI e il XIII secolo, illuminando da una nuova angolazione un periodo storico cruciale ma tuttora poco trattato dagli studi di storia della traduzione.
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Apprendere a tradurre. Tradurre per apprendere.
La traduzione come obiettivo e strumento di apprendimento in ambito microlinguistico
Mani che aiutano ad apprendere
Gesti, lingue, educazione linguistica
Insegnamento e formazione all'insegnamento
Appunti (e "spunti") di didattica dell'italiano
Intorno ai canzonieri
Versioni antiche e moderne
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La forma, il tempo l'utopia
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Educazione linguistica per la terza età
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Sulle traduzioni italiane della poesia di Manuel Machado (Copia)