Edusfera. Processi di apprendimento e macchine culturali nell’era social
25,00€
Autori: Umberto Zona, Martina De Castro
Nr. Pagine: 336
Formato: 17.00 x 24.00
Anno: 2020
ISBN: 978-88-6760-684-9
Descrizione
Le teorie in questo caso quelle che hanno per oggetto i processi di apprendimento, per essere comprese appieno, andrebbero inserite nell’ambito storico e culturale che le ha generate. Zona e De Castro hanno scelto quest’ultima via, ricostruendo, in particolare, le fortune novecentesche del comportamentismo e l’inaspettato successo di cui esso gode oggi nell’edusfera generata dalla Rete. Attraverso un set di condizionamenti più o meno occulti, infatti, gli algoritmi tendono a ridisegnare la società attraverso strategie di addestramento di massa che hanno luogo soprattutto nel Web, capaci di indurre nel soggetto l’interiorizzazione in/consapevole di comportamenti standardizzati. Da quello che emerge dalla affatto scontata analisi degli autori, non si tratta di forme di ammaestramento finalizzate all’ottimizzazione della prestazione o volte semplicemente all’acquisizione di beni, quanto, piuttosto, di una vera e propria filosofia di vita costruita, da un lato sulla regolamentazione, normalizzazione e omologazione dei comportamenti e, dall’altro, sulla semplificazione dei processi di scelta. È questo che, sostanzialmente, gli autori intendono per neocomportamentismo. D’altro canto, gli algoritmi sono macchine culturali – come Zona e De Castro, riprendendo la lezione vygotskijana, li definiscono – che hanno la presunzione di predire avvenimenti ma che, in realtà, etichettano le persone sulla base di assunti arbitrari, desunti da quell’infinita mole di dati prossimali, viziati nella forma e nella sostanza, con i quali sono nutriti dai programmatori. Potenti macchine culturali, infine, sono anche social network, reality show, youtuber e influencer, che svolgono spesso la funzione di agenzie educative informali per le nuove generazioni. Essi non vanno affatto demonizzati ma “navigati” con consapevolezza critica. Si tratta di argomentazioni che impattano con i temi cari all’inclusione, soprattutto se si sposta lo sguardo sul modello neoliberista oggi dominante, sull’abilismo che lo permea e lo determina mediante meccanismi quali la competitività, la produttività, l’efficienza e attraverso l’affermazione di standard/parametri che lo sanciscono: l’essere maschi, bianchi, eterosessuali, sani.
ISBN: 9788867606849
AUTORI: UMBERTO ZONA, MARTINA DE CASTRO
Umberto Zona, è Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre. Cultore della materia in Didattica inclusiva presso il Corso di Laurea in SFP, è membro del Laboratorio per lo Sviluppo dell’Inclusione Scolastica e Sociale e Socio corrispondente della SIPeS. Oltre ai temi dell’inclusione, i suoi interessi di ricerca riguardano il rapporto fra processi di apprendimento e nuove tecnologie, la Social Network Analysis, gli Internet Studies, sui quali è autore di numerose pubblicazioni in volumi e riviste scientifiche.
Martina De Castro, è Dottoranda di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre. Cultrice della materia in Didattica inclusiva presso il Corso di Laurea in SFP, è membro del Laboratorio per lo Sviluppo dell’Inclusione Scolastica e Sociale. I suoi interessi di ricerca spaziano dai temi dell’inclusione, all’innovazione didattica, ai Genre e Feminist Studies.
È autrice di diverse pubblicazioni in volumi e
riviste scientifiche.
COLLANA: RADICI E FUTURO
RADICI E FUTURO. COLLANA DI PEDAGOGIA SPECIALE
Codice collana ISSN 2284-2977
Direttori: Luigi d’Alonzo
Comitato scientifico:
Francesco Gatto (Università di Messina), Roberta Caldin (Università di Bologna), Simonetta Polenghi (Università Cattolica di Milano), Maria Teresa Cairo (Università Cattolica di Milano), Laura Arcangeli (Università di Perugia), Stefania Pinnelli (Università del Salento), Elena Zanfroni (Università Cattolica di Milano), Silvia Maggiolini (Università Cattolica di Milano), Antonella Galanti (Università di Pisa), Serenella Besio (Università della Valle d’Aosta), Karen Guldberg (University of Birmingham, GB), Béla Pukánszky (University of Budapest, Ungheria), Lucia Cajola Chiappetta (Università di Roma Tre), Pasquale Moliterni (Università di Roma “Foro Italico”), Anna Maria Murdaca (Università di Messina).
I volumi di questa collana sono sottoposti a due “blind referees” in forma anonima
La pedagogia speciale come scienza dell’educazione operativa ha come suo scopo principale di aiutare a sciogliere i nodi complessi e spesso molto difficili e dolorosi di persone non in grado di vivere in questo mondo senza protezione, sostegno, appoggio particolare e competente, appunto “speciale”. E’ fra le scienze pedagogiche quella che in sé sente maggiormente l’esigenza di maturare in dialogo con le altre scienze mediche, psicologiche e sociologiche e a collaborare con esse in modo interdisciplinare. I bisogni particolari delle persone con esigenze speciali richiedono una competenza dell’intervento educativo assai elevato e la pedagogia speciale ha il compito di indicare le strade pedagogiche, educative e didattiche più idonee per le coloro che collocano la loro “diversità” all’attenzione del mondo. Non solo, quindi, individuare percorsi significativi per le persone con disabilità, ma anche per tutti quelli allievi, bambini, ragazzi, adulti che a causa di problematiche esogene non riescono ad adattarsi ai normali canoni di convivenza sociale senza un aiuto “speciale”. L’ampliamento delle competenze della pedagogia speciale in questo mondo così difficile e complesso è un’esigenza assoluta. La collana “radici e slanci per la pedagogia speciale” vuole contribuire a risolvere il problema di un’emergenza educativa oramai riconosciuta da tutti per la nostra società.