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  • Didattica generale e didattica disciplinare tra epistemologie e linee programmatiche di intervento. Il dibattito in Italia e in Spagna

Didattica generale e didattica disciplinare tra epistemologie e linee programmatiche di intervento. Il dibattito in Italia e in Spagna

18,00€

disponibile
ISBN: 978-88-6760-602-3
Product by: Paolina Mulé

ISBN: 978-88-6760-602-3
Curatore: Paolina Mulé
Nr. pagine: 204
Anno: 2018
Formato: 14.00 x 21.00

COLLANA: Questioni pedagogiche e formative

Direttore: Paolina Mulè

Co-Direttore: Giuseppe Spadafora

Comitato scientifico: Viviana Burza (Universita  della Calabria), Achille Maria Notti (Universita di Salerno), Luigi Pati (Università  Cattolica Sacro Cuore di Brescia), Claudio De Luca (Universita della Basilicata), Cristina de la Rosa Cubo (Universita de Valladolid), Domenico Milito (Università della Basilicata), Stefan Norbert (Università di Colonia), Mario Caligiuri (Università della Calabria), Irina Dergachova (The Moscow State University of Psychology and Education), Irina Shilina (The Moscow State University of Psychology and Education), Francesco Mattei (Università di Roma Tre), Antonio Bellingreri (Università di Palermo), Gaetano Bonetta (Università di Chieti-Pescara), Alessio Annino (Università degli Studi di Catania), Rossana Adele Rossi (Università della Calabria), Daniela Gulisano (Università degli Studi di Catania)

Categories: Questioni Pedagogiche e Formative, Scienze dell'educazione, Pedagogia, Didattica e Tecnologie dell’istruzione Tag: Paolina Mulè
  • Descrizione
  • IL CURATORE
  • LA COLLANA - QUESTIONI PEDAGOGICHE E FORMATIVE

Descrizione

Questo lavoro raccoglie alcune riflessioni, che sono state oggetto di indagine da parte dei colleghi italiani e spagnoli, riguardanti il dibattito epistemologico e applicativo sulla questione della didattica generale e della didattica disciplinare tanto investigato negli ultimi anni a livello nazionale che europeo. Il tema della didattica generale e della didattica disciplinare presenta ancora oggi tanti nodi critici nell’ambito della professionalità docente della scuola secondaria di II grado, in quanto l’agire educativo e formativo dell’insegnante è ancora intriso da un modello culturale fondato sulla trasmissione dei contenuti piuttosto che sull’importanza della conoscenza delle metodologie didattiche e tecniche attive per favorire l’apprendimento disciplinare. Lo scopo del lavoro è quello di comprendere ancora una volta come colmare il vuoto esistente tra competenze disciplinari e quelle didattiche, per costruire una nuova pedagogia e didattica per la formazione del docente della scuola europea, tenendo presente la centralità della relazione interpersonale tra docenti e discenti.
ISBN: 9788867606023

IL CURATORE

Paolina Mulè è professore ordinario di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania. Negli ultimi 10 anni ha coordinato a Catania numerosi Master di I e II livello e si interessa dei problemi epistemologici della pedagogia generale in relazione alla formazione del docente in Italia e all’estero. È stata Visiting Research presso The Center for Dewey Studies di Carbondale (Illinois-Usa) e presso l’Universidad de Valladolid (España). Tra i suoi lavori ricordiamo: Il docente in Italia tra pedagogia, scuola e società (Roma 2005). Le curatele:  P. Mulè y C. de la Rosa Cubo, Educación didáctica y cultura de formación humanística. Un nuevo profesor para la escuela europea(Roma 2015); Il dirigente per le scuole: manager e leader educativo (Lecce 2015); La Buona Scuola, Questioni e prospettive pedagogiche (Lecce 2016)

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LA COLLANA - QUESTIONI PEDAGOGICHE E FORMATIVE

ISSN 2420-7977

Direttore: Paolina Mulè

Co-Direttore: Giuseppe Spadafora

Comitato scientifico: Viviana Burza (Universita  della Calabria), Achille Maria Notti (Universita di Salerno), Luigi Pati (Università  Cattolica Sacro Cuore di Brescia), Claudio De Luca (Universita della Basilicata), Cristina de la Rosa Cubo (Universita de Valladolid), Domenico Milito (Università della Basilicata), Stefan Norbert (Università di Colonia), Mario Caligiuri (Università della Calabria), Irina Dergachova (The Moscow State University of Psychology and Education), Irina Shilina (The Moscow State University of Psychology and Education), Francesco Mattei (Università di Roma Tre), Antonio Bellingreri (Università di Palermo), Gaetano Bonetta (Università di Chieti-Pescara), Alessio Annino (Università degli Studi di Catania), Rossana Adele Rossi (Università della Calabria), Daniela Gulisano (Università degli Studi di Catania)

Comitato di referaggio
I volumi di questa collana sono sottoposti a due “blind referees” in forma anonima. Il Comitato dei referee e  composto da studiosi di chiara fama italiani e stranieri. I nomi dei revisori di ogni annata vengono resi pubblici nel numero che sarà di volta in volta pubblicato. I responsabili della procedura di referaggio sono i Direttori della collana.

Dal dibattito culturale pedagogico contemporaneo emerge la consapevolezza che la teoria dell’educazione non riesca a chiarire il suo oggetto di indagine in relazione, specialmente, alle scienze umane con la conseguenza inevitabile di un depauperamento del progetto educativo per promuovere la democrazia nel mondo, favorire il pluralismo culturale e lo sviluppo politico ed economico delle società contemporanee. La pedagogia critica dell’emancipazione è il paradigma di riferimento in base al quale si svilupperanno riflessioni sulla complessità e problematicità dei processi formativi, sulla esasperazione soggettivistica dei processi formativi, sulla necessità di riflettere sulla pedagogia come problema dell’integrazione tra possibilità e utopia, sull’educazione alla cittadinanza e alla persona, sull’educazione alla democrazia. In questo senso, le ricerche terranno conto dei dispositivi pedagogici, ossia l’insieme di pratiche istituzionali, organizzative e tecniche che sono in grado di dare una direzione di senso ai gesti, alle condotte, alle opinioni e ai discorsi degli ‘esseri umani’, indipendentemente dalla volontà e dall’intenzionalità di ciascuno, che si situano sia nella scuola che nei diversi contesti educativi. E ciò come possibile risposta alle sfide economiche, etiche e, soprattutto, democratiche che attendono i cultori di questa disciplina nei prossimi decenni.

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