Francesca Latini

Decameron VII, 3. La chiave nel finale

Collana:
Anno: 2018
Pagine: 44
Formato: PDF
ISBN: id-6835

€ 5,00
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Sinossi

Articolo estratto da Per Leggere 34/2018  

Il saggio di lettura si concentra sul finale di Decameron VII, 3, in quanto la chiusa del racconto (la finta guarigione del figlio di Agnesa operata da frate Rinaldo, per intercessione del beato Ambrogio Sansedoni), insieme col motto di Elissa (che invita a non confondere l’Ambrogio locale col grande dottore della Chiesa, il vescovo «di Melano»), costituiscono la chiave interpretativa dell’intera novella, che va letta come la divertita parodia di una tradizione agiografica prettamente senese, travestimento comico le cui ragioni più profonde si scoprono indagando opere e miracoli di quell’«Ambruogio» a cui la città toscana tributava da tempo gli onori della piena canonizzazione. Anche l’onomastica appare ben studiata in funzione di questi latenti rimandi alle vicende biografiche del Sansedoni, nonché potrebbe essere, almeno per il protagonista maschile – di cui la novella mette in scena la vestizione, la ‘svestizione’ e la ‘rivestizione’ di un abito sacro mai indossato per vera vocazione da Rinaldo –, una riscrittura parodistica di un’altra legenda domenicana, quella di frate Réginald d’Orléans.