Crossover. Apprendere intrecciando esperienze
Apprendere intrecciando esperienze
25,00€
Autore: Vincenzo Alastra (a cura)
Nr. Pagine: 151
Formato: 17×24 cm
Anno: 2020
ISBN: 978-88-6760-709-9
COLLANA: Epistemologie
Descrizione
Crossover a cura di Vincenzo Alastra
Crossover significa incrocio, scambio, attraversamento. In biologia, crossing over è il meccanismo di scambio di materiale genetico fra cromosomi. Aumenta la variabilità della progenie nella riproduzione sessuata e quindi favorisce l’evoluzione delle specie.
Con l’intento di favorire l’evoluzione dei contesti lavorativi e dei professionisti che abitano la Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta, La Rete stessa insieme al Dipartimento di Oncologia e al Servizio Formazione della ASL BI sono andati a sperimentare, con il progetto denominato, appunto, Crossover, una particolare metodica formativa centrata sul confronto alla “pari”: uno stage di pochi giorni fra professionisti pratici accomunati dagli stessi problemi, ma operanti in realtà lavorative diverse.
Crossover nelle sue diverse quattro edizioni ha attraversato gli ultimi quattordici anni della vita della Rete, consentendo di perfezionare alcune prime risposte a domande ancora oggi cruciali. A quali condizioni e con quali attenzioni si può rendere una “visita aziendale” o un breve “stage” una situazione apprenditiva? Un’opportunità, cioè, per sottoporre al proprio sguardo interrogante le pratiche professionali che si vanno a osservare, per “portarsi a casa” qualche nuovo “attrezzo del mestiere”, qualche suggestione operativa e proficui riposizionamenti mentali. Come, allora, far emergere in questi incontri processi, pratiche che affrontano e risolvono questioni che non si raccontano nei documenti ufficiali, nelle riunioni o nei congressi, ma che sostanziano il valore del proprio operare nella quotidianità?
Come “attrezzarsi” al fine di rendere, questa, l’occasione per rivisitare criticamente alcuni aspetti della propria esperienza? Ma anche per ricavarne le necessarie conferme e fare in modo che, nel suo insieme, ne possa risultare una rigenerante sosta riflessiva?
Con quali strumenti, procedure e attenzioni accompagnare e favorire questo atteggiamento riflessivo prima, durante e dopo il breve stage?
ISBN. 9788867607099
CURATORE-VINCENZO ALASTRA
VINCENZO ALASTRA, Responsabile del Servizio Formazione e Sviluppo Risorse Umane dell’ASL BI-Biella; Professore a Contratto presso l’Università di Torino; membro del Comitato Scientifico del Ca-ring Education Research Center (CERC) – Centro di Ricerca Interdipartimentale dell’Università degli Studi di Verona e del Consiglio Scientifico del Cestriell –Centro Studi e Ricerche sull’Educazione e il Lifelong Learning dell’Università di Bologna. È cocoordinatore del Gruppo di Ricerca Interateneo IRACLIA dell’Università di Milano Bicocca – ASL BI.
È autore e curatore di diversi saggi e libri in tema di medicina narrativa e pratiche di cura centrate su un approccio narrativo. Per i nostri tipi dirige la collana: “Ambienti narrativi e pratiche di cura”.
In relazione al progetto Crossover, edizione 2018-2019, è stato il responsabile del suo svolgimento partecipando, insieme a Oscar Bertetto e a Mario Clerico, al “Tavolo di regia” del progetto stesso; con Barbara Bruschi ha assicurato la direzione scientifica della ricerca e la conduzione delle attività formative.
COLLANA-EPISTEMOLOGIE
EPISTEMOLOGIE
Codice collana ISSN 2421-0447
Direttore: Patrizia De Mennato
Comitato scientifico: Grazia Contini (Università di Bologna), Enrico Corbi (Università di Napoli Suor Orsola Benincasa), Patrizia de Mennato (Università di Firenze), Maura Striano (Università di Napoli, Federico II), Michael F. Connelly (Università di Toronto, Canada), Jean D. Clandinin (Università Alberta, Canada), Rolando Pinto Contreras (Universidad Metropolitana de Ciencias de la Educación, Chile).
I volumi di questa collana sono sottoposti a due “blind referees” in forma anonima
Parole chiave: Epistemologia – Metodologia – Formazione
La collana epistemologie si concentra sull’idea che ogni teoria e ogni prassi non si riduce ad una serie di procedure, ma richiede una “sensibilità per le cose delle quali ci occupiamo” che metta in gioco il sapere e le sue pratiche.
È strutturata in due sezioni. La prima – le matrici – tenta di mettere a nudo le radici teoriche ed interpretative dell’agire formativo ed educare all’impegno riflessivo; la seconda – i laboratori – vuole rendere visibili le relazioni, i nessi e le strumentazioni che regolano ogni atto ideativo e ogni attività professionale nell’area della formazione.