Miguel de Cervantes

Viaggio del Parnaso

Collana: La Quinta del Sordo
Anno: 2023
Pagine: 206
Formato: 13x20,5cm
ISBN: 9791255680000

€ 24,00
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Sinossi

Nel Viaggio del Parnaso, assistiamo al percorso, tra serio e burlesco, compiuto dall’autore insieme a una folta schiera di accompagnatori, tutti poeti e sedicenti tali, per arrivare al Parnaso, sede mitologica della Poesia, di cui Apollo e le Muse sono numi tutelari e arbitri. Cervantes, in terzine di endecasillabi, racconta come Mercurio e i suoi accoliti riuniscono i poeti spagnoli su di una galea, per portarli al cospetto di Apollo. La navigazione, partita dalla costa mediterranea della Spagna, si svolge anche lungo le coste italiane e, dopo la consacrazione dei poeti, si conclude in uno dei luoghi del cuore dell’autore di Don Chisciotte, Napoli. In otto capitoli in versi più una Aggiunta in prosa, il Viaggio del Parnaso si diletta di presentare poeti notissimi e meno noti. Con la sua abituale ironia, l’autore ci porta in territori inesplorati dell’animo umano, e soprattutto dell’animo di chi si crede poeta.

Autore

Miguel de Cervantes
Miguel de Cervantes Saavedra (Alcalá de Henares 1547- Madrid 1616) Ritenuto il creatore del romanzo moderno, grazie alle due inarrivabili parti del Don Chisciotte, Cervantes, dopo una vita avventurosa, si dedicò alla scrittura e sperimentò molte forme diverse di letteratura. Soldato in gioventù, combatté nella battaglia di Lepanto (1571), dove perse l’uso della mano sinistra. Mentre rientrava in Spagna, nel 1575, la nave su cui viaggiava fu conquistata dai saraceni e così egli fu fatto prigioniero. Rimase recluso ad Algeri durante cinque anni. Fu riscattato ad opera dei frati mercedari, che si occupavano proprio di far rientrare i prigionieri in patria. Nel 1580 pubblicò il suo primo esperimento narrativo, La Galatea, che si inserisce nel filone del romanzo pastorale. Soltanto nel 1605 uscì il primo Chisciotte, che conobbe un enorme successo. Negli anni successivi intensificò l’attività editoriale, con la pubblicazione delle Novelle esemplari e delle Otto commedie e otto intermezzi nel 1613, del Viaggio del Parnaso nel 1614, del secondo Chisciotte nel 1615. Firmò la dedica della sua ultima fatica, il Persiles, quattro giorni prima di morire. L’opera, che si rifà al modello del romanzo bizantino, uscì postumo l’anno successivo.