
Josephi Giannuzzi Aquaricensis
De Siciliae et Calabriae excidio carmen Josephi Giannuzzi Aquaricensis
Collana: Satura
Anno: 2012
Pagine: 160
Formato: 14x21cm
ISBN: 9788882329686
€ 16,00
Giuseppe Giannuzzi (1841-1915) scrisse il De Siciliae et Calabriae Excidio Carmen in occasione del terremoto, che nel 1908 devastò le città di Reggio Calabria e Messina. Con questo carme il sacerdote di Acquarica del Capo (LE) partecipò al Certamen poeticum Hoeufftianum del 1919 ad Amsterdam e fu giudicato degno di grande lode, classificandosi secondo dietro al Pascoli, che ottenne la medaglia d'oro con il componimento Pomponia Graecina. Il poeta vive con umana e profonda partecipazione il dramma degli abitanti di Messina e Reggio Calabria, ma nel contempo è consapevole che quelle morti e quelle rovine rappresentano soltanto un'ombra all'interno dell'oscuro e immodificabile mistero della vita. Nel carme attraverso il malinconico susseguirsi dei suoni e delle immagini si fanno strada e alla fine si impongono la forza, il coraggio e la cristiana rassegnazione. Un'inconsolabile tristezza accompagna la descrizione del terremoto e delle sue conseguenze. La violenza cieca del sisma si abbatte su tutti indistintamente, colpendo anche i bambini, creature senza colpa e senza voce: sulla scena aleggia uno strazio muto che dà l'impressione di essere infinito. La parola del poeta diventa allora realizzazione del dolore, espressione viva e palpitante in un silenzio sovrumano e assordante, che nel pianto rivela la sua profonda e umana comprensione.
Philotesia
Sulla scena tragica attica
(Carmina Iliaca)
Elementi biografici e fortuna dell'opera
Studi sull'epistolografia letteraria greca di età imperiale e tardo antica
(Ricordi di una dama di corte) e altri testi al femminile sul colosso di Memnone
Epigrammi
Argonautiche, libro II