

Sin dall’Ottocento letteratura e pubblicità hanno sviluppato una fitta rete di scambi intertestuali, rimandi e citazioni, almeno finché il linguaggio pubblicitario non ha maturato uno “specifico” autonomo e funzionale. Questo studio mette in luce i più importanti e decisivi punti di contatto tra queste due modalità espressive, rilevandone le analogie, le interconnessioni e i terreni comuni di analisi e di studio. Particolare attenzione è dedicata alle principali direzioni in cui si esplica questo complesso e variegato rapporto, a come la letteratura rappresenta e tematizza al suo interno la pubblicità ed al fenomeno primonovecentesco della “pubblicità d’autore”. Un agile excursus storico-letterario presenta l’evoluzione della visione della pubblicità, nelle sue manifestazioni più innovative e interessanti, nell’immaginario letterario dall’Ottocento fino ad oggi. La disamina prosegue con alcuni casi eccellenti di collaborazione tra scrittori, intellettuali e settore pubblicitario, come d‘Annunzio, Serao, Marinetti e Bontempelli, i quali prestarono la loro creatività e il loro estro alle necessità dei più lungimiranti “capitani d’industria” e si conclude ricordando l’esperienza delle riviste aziendali, in cui l’esigenza promozionale della merce o del marchio si coniuga a tematiche ed espressività di gusto spiccatamente letterario.

Mani che aiutano ad apprendere
Gesti, lingue, educazione linguistica

Insegnamento e formazione all'insegnamento
Appunti (e "spunti") di didattica dell'italiano

Intorno ai canzonieri
Versioni antiche e moderne

Ludovico di Breme
La forma, il tempo l'utopia

Brignetti
Il mare ed oltre

Gli anziani e le lingue straniere
Educazione linguistica per la terza età

Contro giganti e altri mulini
Le traduzioni del "Don Quijote"

«Gloria… quella dovutami!»
Sulle traduzioni italiane della poesia di Manuel Machado (Copia)

I luoghi del tradurre nel medioevo
La trasmissione della scienza greca e araba nel mondo latino