La pedagogia scienza prima della formazione

A cura di Umberto Margiotta

Collana: La Società Formativa
Anno: 2011
Pagine: 140
Formato: 17x24cm
ISBN: 9788882328986

€ 16,00
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Sinossi

Mentre si manifestano i limiti della razionalità scientifica, si distende impetuosamente, con una pretesa esplicativa e pratica totalizzante, il paradigma della razionalità tecnologica con i preoccupanti annunci e le gravi incognite da esso espressi proprio in ordine alla istanza vitale per l’uomo oggi: dotarsi di un quadro generale di riferimento conoscitivo e valoriale capace di ridare giustificazione e senso condiviso all’idea di realtà e quindi al concetto di persona nel suo posizionamento nella realtà stessa; dotarsi, cioè, di una nuova  paidéia capace di ispirare e guidare l’esistenza personale e sociale. Anche la pedagogia, pertanto, è chiamata ad attualizzare il senso del proprio discorso scientifico, riposizionandolo criticamente nel nuovo contesto. Il che significa tenere sotto controllo e in aggiornamento il pannello del proprio sistema di saperi; ma anche riposizionarsi come sistema dialettico, ridefinendo la propria collocazione nel nuovo scenario delle conoscenze e delle azioni, contribuendo alla sua definizione e alla elaborazione delle nuove rotte e nuove rappresentazioni della realtà. Spetta dunque alla pedagogia verificare, l’attendibilità del nuovo scenario epocale, fornendo il proprio contributo alla sua determinazione e alla necessaria elaborazione di una nuova paidéia; rivedere il proprio apparato scientifico (oggetto, metodo, sistemi, risorse), integrandolo, potenziandolo e aggiornandolo in termini dialettici in ragione del nuovo contesto e dei nuovi compiti; riprogettare il campo di azione e i sistemi di forze in esso operanti a partire da una rinnovata rappresentazione del suo paradigma di riferimento. Tale nuovo paradigma è quello della formatività, attraverso il quale vanno dunque rivisitati e riordinati i paradigmi della educabilità e della soggettualità. La pedagogia si configura quindi, in questa ottica, come un impianto paradigmatico e tematico in cui la formatività ridisegna la costellazione concettuale  e la rete delle implicazioni che presiedono al discorso pedagogico. È in questa prospettiva che si giustifica l’attribuzione a tale paradigma del compito di rivisitare e riordinare dialetticamente i paradigmi cardinali della educabilità e della soggettualità, attribuendo alla formatività una sorta di posizione assiale: la posizione, cioè, di un asse rispetto al quale, tuttavia, sono conservati e comunque ricalibrati i cardini dell’educabilità (e quindi dell’educazione) e della soggettualità (e quindi della personalizzazione).