

La narrazione formativa illustra l’evoluzione della narrativa per l’infanzia italiana, dall’Ottocento ai nostri giorni, attraverso l’analisi dei romanzi più significativi che hanno costituito un riferimento per le giovani generazioni e presentato a loro modo un’immagine d’infanzia. La sintesi, realizzata da una prospettiva critica declinata sul paradigma del rapporto testo letterario-educazione-esigenze sociali, va dalla fiaba classica a quella d’autore, a quella moderna. Si sofferma sui capolavori che hanno fondato la letteratura per l’infanzia come Pinocchio, Cuore e Gian Burrasca. Esamina il genere “avventura” che tanti lettori ha raccolto – quando in Italia era prevalente il dannunzianesimo – per analizzarne, poi, la rinascita nel secondo dopoguerra, periodo in cui la letteratura sperimenta nuovi percorsi tanto da preparare la svolta degli anni Ottanta, di cui qui si presenta un panorama variegato diviso per generi e nuclei tematici: dai romanzi di impegno civile a quelli fantastico-surreali, ai libri-game... L’ultimo capitolo, infine, sviluppa un’articolata riflessione sull’educazione alla lettura e su coloro che dovrebbero promuoverla. Lo studio, dunque, offre un compendio efficace dell’evoluzione e della specializzazione raggiunta dalla letteratura per l’infanzia.

La poesia italiana degli anni Ottanta
Esordi e conferme IV

Scritti in ricordo di Silvio M. Medaglia
Philotesia

Non capisci che tutto quanto è avvenuto aveva un fine?
Scene di incontro in Menzogna e sortilegio di Elsa Morante

Luna / Moon
Riflessi dallo spazio letterario e linguistico

"An organ for a ‘Frenchified’ doctrine”
The Criterion le letterature moderniste europee e la ricezione del simbolismo francese

La persistenza dell'altro
La singolarità dell’altro fuori dall’appartenenza identitaria