

La narrazione formativa illustra l’evoluzione della narrativa per l’infanzia italiana, dall’Ottocento ai nostri giorni, attraverso l’analisi dei romanzi più significativi che hanno costituito un riferimento per le giovani generazioni e presentato a loro modo un’immagine d’infanzia. La sintesi, realizzata da una prospettiva critica declinata sul paradigma del rapporto testo letterario-educazione-esigenze sociali, va dalla fiaba classica a quella d’autore, a quella moderna. Si sofferma sui capolavori che hanno fondato la letteratura per l’infanzia come Pinocchio, Cuore e Gian Burrasca. Esamina il genere “avventura” che tanti lettori ha raccolto – quando in Italia era prevalente il dannunzianesimo – per analizzarne, poi, la rinascita nel secondo dopoguerra, periodo in cui la letteratura sperimenta nuovi percorsi tanto da preparare la svolta degli anni Ottanta, di cui qui si presenta un panorama variegato diviso per generi e nuclei tematici: dai romanzi di impegno civile a quelli fantastico-surreali, ai libri-game... L’ultimo capitolo, infine, sviluppa un’articolata riflessione sull’educazione alla lettura e su coloro che dovrebbero promuoverla. Lo studio, dunque, offre un compendio efficace dell’evoluzione e della specializzazione raggiunta dalla letteratura per l’infanzia.