Matteo Pellegrino

La maschera comica del Sicofante

Collana: Prosopa - Teatro greco: studi e commenti
Anno: 2010
Pagine: 260
Formato: 17.00 x 24.00 cm
ISBN: 9788882327767

€ 25,00
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Sinossi

Il sistema legale ateniese si fondava su procedimenti giudiziari intentati da liberi cittadini che avevano il diritto, e il dovere, di formulare un atto di accusa nei confronti di chiunque attentasse al bene dello Stato: in assenza della figura giuridica e istituzionale del «pubblico ministero», era infatti un qualsiasi «volontario» che dava corso alle cause di interesse collettivo. Di norma, la causa era accolta con favore dalle giurie popolari, se l’attore della citazione era considerato un cittadino impegnato nel difendere le leggi dello Stato contro il dilagare della corruzione e dell’ingiustizia; il processo poteva sortire, invece, un esito sfavorevole, se nell’accusatore si individuava un personaggio che, per arricchirsi, abusava della legge e vessava i cittadini onesti con minacce ed estorsioni. L’attività dell’accusatore diveniva un male sociale quando gli Ateniesi vi riconoscevano l’azione illecita di mestieranti della politica senza scrupoli, l’incontrollato ricorso all’accusa per vantaggi economici personali. Con il nome di «sicofante» era noto quel genere di accusatore che, pur teoricamente utile alla causa dello Stato, incarnava con il suo eccesso di zelo (se non anche con i suoi abusi legali) un tipo di comportamento inviso alla parte più abbiente della società ateniese. Ad alimentare la convinzione che i sicofanti fossero una vera e propria piaga del sistema giudiziario e, più in generale, della vita comunitaria della polis concorsero i commediografi attici, che amarono rappresentarli come loschi figuri corrotti e venali, aggressivi e infidi. Il presente lavoro intende ricostruire la ‘maschera’ che di questo personaggio ci ha lasciato la produzione comica greca del V e IV sec.

ISBN: 9788882327767