

Una genealogia della modernità italiana. Un percorso che da Vico a Cuoco, cioè dalla critica del razionalismo cartesiano alla critica dell'utopismo giacobino, definisce un peculiare rapporto tra filosofia e politica, cultura e storia. Partendo dai classici, dalla riflessione politica di Platone ed Aristotele, il saggio individua nel Vico della Scienza nuova i termini di una concezione della "classe politica" tendenzialmente democratica che, nel Cuoco critico della rivoluzione napoletana, prenderà invece un'inflessione elitista destinata a pesare sulla vicenda politica risorgimentale. I capitoli finali su Gioberti, Gramsci e la "rivoluzione passiva" tendono proprio a confermare la esaustività, entro il nostro panorama politico, di determinate analisi e categorie. Un iter italicum, per dirla come Kristeller, che spiega tanto della nostra storia nazionale più recente: dalle tare dello spirito pubblico e delle classsi dirigenti, ad una democrazia nel profondo debole, imperfetta, continuamente esposta alle insorgenze delle forze anti-sistema.

Sguardi dall'Est Petre Andrei e il Fascismo
Traduzione dal romeno di Ioana Cristea Drăgulin

Lo spirito della democrazia
Crisi e virtù di un concetto

Il bene comune
Ripensare la politica con Kant e Rousseau

Storia e libertà
Quattro passi con Hegel e Tolstoj

Studi su Vico
Idea della storia e forme della politica

La cultura politica del PSI negli anni Ottanta
Discussioni e propaganda nelle riviste socialiste

Un caso editoriale tra politica e cultura
"Il Saggiatore" di Alberto Mondadori (1958-1964)

Dall'idolo alla legge
Studi sull'immagine, la politica e il diritto nella Scienza nuova di Vico

Lo scoiattolo della penna
Profilo di Italo Calvino dall'impegno politico alla rottura con il PCI

Per una teoria del mercato
Labriola, Croce, Gramsci

Siegfried Landshut. Sulle tracce del politico
Su alcuni concetti fondamentali della politica (1925). Critica della sociologia (1929)