

La critica dell’astrazione costituisce il filo conduttore prescelto all’interno di questa ricerca per attraversare la riflessione hegeliana degli anni jenesi. Nella sfera semantica dell’astratto Hegel fa confluire una vasta classe di fenomeni pratici e figure teoretiche che popolano la sua filosofia. La critica dell’intelletto astratto rappresenta una tappa obbligata nel percorso di realizzazione del disegno sistematico che il filosofo porta avanti durante il soggiorno a Jena. La critica dell’astrazione sociale, invece, è lo strumento per mezzo del quale, in questa stessa fase, Hegel perviene ad una comprensione disincantata della società borghese e dei suoi meccanismi di riproduzione. Le due critiche, sono destinate ad andare incontro a soluzioni teoriche diverse nell’arco della maturazione della meditazione hegeliana. Mentre sul piano teoretico Hegel elabora una risposta inclusiva alla manifestazione dell’astrazione, tale da consentire anche il recupero speculativo dei procedimenti intellettuali all’interno del sistema, sul piano pratico la matrice dell’astratto è destinata a permanere come un residuo ineliminabile, consegnato alla storia dello spirito quale contrassegno tragico della modernità.

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