Romolo Napolitano

La pubblica sicurezza e la sicurezza privata

Collana: Fuori Collana
Anno: 2008
Pagine: 925
Formato: 17x24cm
ISBN: 9788882325619

€ 70,00
  • Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Sinossi

Nato a Monopoli (Ba) il 23 marzo 1944, in concomitanza con l’ultima eruzione del Vesuvio, si laurea in Giurisprudenza a Bari, dove insegna materie giuridiche, dopo averne conseguito l’abilitazione a Perugia, ed esercita l’attività forense fino al 25 settembre 1972, quando entra a far parte dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza come funzionario di polizia. Il 1° marzo 1973 è assegnato alla Questura di Reggio Calabria impegnata nei servizi di ordine pubblico per i moti “pro Reggio Capoluogo”. Come dirigente dell’Ufficio Stranieri ha studiato i collegamenti tra la ‘Ndrangheta e la malavita italiana attiva in Australia, Canada e Stati Uniti. È stato “vice Capo di Gabinetto del Questore”, ha prestato servizio presso il Commissariato di P.S. di Siderno (RC) dove ha indagato su un sequestro di persona a scopo estorsivo e per quattro anni ha diretto l’Ufficio Misure di Prevenzione e Antimafia della Questura. Il 26 giugno 1982 è inviato a dirigere la Squadra Mobile di Lecce, dove arresta alcuni camorristi cutoliani latitanti; indaga con esiti positivi su un sequestro di persona a scopo estorsivo; evita l’esecuzione di altri cinque sequestri; assicura alla giustizia il Gotha della “Nuova Sacra Corona Unita”, sfuggendo anche ad un agguato mortale dallo stesso preparato. Il 1° gennaio 1990 è chiamato presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale per sviluppare l’analisi sulle organizzazioni criminali attive in varie regioni italiane. Partecipa, inoltre, a Parigi alle riunioni del Gruppo d’Azione Finanziaria per la lotta al riciclaggio di denaro sporco. Il 13 novembre 1995 è presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga dove partecipa alle riunioni del Consiglio dell’Unione Europea (Bruxelles) e dell’O.N.U. (Vienna e New York). In veste di componente di commissioni per la cooperazione internazionale di polizia, è stato a Tallin, Mosca, Riyad, Kiev, Skoplie, Città del Messico, Ottawa, Quebec City, Bogotà, Rabat, Bucarest, Sofia, Stoccarda, Dublino, Saragozza, Lione (Interpol). Il 15 novembre 1999 è in Albania, presso la Missione Italiana Interforze di Polizia del Ministero dell’Interno italiano, dove elabora un notevole numero di leggi approvate dal locale Parlamento, tra le quali, in particolare, le norme antidroga, le modifiche al codice penale e la “legge sui gommoni”, che mette fine al traffico di clandestini verso l’Italia. Promosso Dirigente Superiore della Polizia di Stato, il 13 agosto 2001 assume l’incarico di Questore della provincia di Pesaro e Urbino, dove ha reso più efficienti i servizi di pubblica sicurezza e quelli di  prossimità, coinvolgendo le istituzioni e gli organismi economici e sociali della provincia. Il 28 luglio 2003 è presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale come dirigente del Servizio Affari Generali e, il 1° settembre 2004, presso la Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato per riorganizzare le Questure e per attuare l’informatizzazione degli uffici periferici della Polizia di Stato. Nominato Dirigente Generale della Polizia di Stato, lascia, per raggiunti limiti d’età, l'Amministrazione il 1° aprile 2007, data coincidente con il 126° anniversario dell'entrata in vigore della legge n. 121/1981 “Nuovo ordinamento dell’Amministrazione della pubblica sicurezza”.