L'Europa non è un presupposto. Essa è progetto e può essere pensata solo come formazione storica...!" Nella costituzione dell'Europa di importanza cruciale è la dimensione culturale e multiculturale...come condizione per la formazione di un cittadino capace di rivendicare i suoi diritti e di controllare la delega dei suoi poteri. Senza una simile figura di cittadino possiamo parlare di impero o di coalizione ma non di governo rappresentativo o di destino comune. La prospettiva assunta da Balibar è ispirata al realismo cosmopolitico o a ciò che Derrids chiamava "nuovo internazionalismo" in cui l'Europa non è un fine in sé ma va riconosciuta come strumento di trasformazione del processo di mondializzazione, che è forse insostituibile e senza dubbio importante e per se stessa e per gli altri. E' ormai tempo che i popoli, che essa riunisce, se ne occupino.
Etienne Balibar con questo volume è tra i vincitori del premio CAPALBIO 2008

Sguardi dall'Est Petre Andrei e il Fascismo
Traduzione dal romeno di Ioana Cristea Drăgulin

Lo spirito della democrazia
Crisi e virtù di un concetto

Il bene comune
Ripensare la politica con Kant e Rousseau

Storia e libertà
Quattro passi con Hegel e Tolstoj

Studi su Vico
Idea della storia e forme della politica

La cultura politica del PSI negli anni Ottanta
Discussioni e propaganda nelle riviste socialiste

De philosophia italica
Modernità e politica in Vico e Cuoco

Un caso editoriale tra politica e cultura
"Il Saggiatore" di Alberto Mondadori (1958-1964)

Dall'idolo alla legge
Studi sull'immagine, la politica e il diritto nella Scienza nuova di Vico

Lo scoiattolo della penna
Profilo di Italo Calvino dall'impegno politico alla rottura con il PCI

Per una teoria del mercato
Labriola, Croce, Gramsci