Velleda Bolognari

Intercultura

Paideia per una nuova era

Collana: Agorà
Anno: 2004
Pagine: 370
Formato: 17x24cm
ISBN: 9788882323587

€ 21,00
  • Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Sinossi

Intercultura. Paideia per una nuova era di Velleda Bolognari La crescente diversità dei gruppi umani, la loro coesistenza all’interno di uno stesso spazio socio-politico, l’influenza che si determina dal contatto tra più culture e persone che perseguono valori, credenze, progetti, stili di vita differenti, rappresenta la caratteristica principale di quel Multiculturalismo che si va attuando nelle società occidentali europee. Nell’attuale mosaico delle culture, i quesiti dilemmatici riguardanti la possibile  convivenza “tra diversi” vanno affrontati quasi certamente accogliendo la nuova domanda di socialità che affiora dal tessuto urbano divenuto assai eterogeneo. La pedagogia interculturale che, da almeno un decennio, affronta i nodi problematici dell’integrazione è costantemente coinvolta nel dibattito che in questa tarda modernità si apre continuamente sulle modalità di risolvere i conflitti con le diversità. In quale misura essa, ritagliandosi proprie linee teoretiche dalla ricerca multidisciplinare (antropologia, etnologia, filosofia, sociologia) può affrontare esigenze formative in un’ottica di meticciamento che, nell’epoca delle trasformazioni globali, preluda all’affermarsi di una nuova Paideia? In questo libro sono stati raccolti studi e ricerche condotte nell’ambito del Dottorato di ricerca in Pedagogia interculturale dell’Università di Messina, già al suo ottavo anno di istituzione. I vari contributi si muovono all’interno di problematiche contemporanee e mirano ad individuare, tra approcci teorici e istanze pragmatiche, percorsi di approfondimento dell’intercultura, anche nei vari luoghi in cui le diversità ormai si incrociano e si rapportano. Ciò che tuttavia affiora nel libro è l’esigenza di non considerare l’intercultura solo come la risposta pedagogica alla sfide della diversità, da cui inizialmente era sorta (per la scuola, gli insegnanti, la didattica, il curriculum), né come il progetto per fronteggiare le situazioni di emergenza, di allerta, di SOS al razzismo. Essa deve diventare piuttosto, nell’etnorama di flussi globali in movimento, una dimensione critica dell’agire e del pensare con altri, nella convinzione che ciò sia il presupposto ineludibile affinché la nuova era, che stiamo vivendo, sappia trovare la migliore strada per uscire dai grandi conflitti, dall’indifferenza e soprattutto da quelle negligenze totali che sono in controtendenza con lo sviluppo dell’umanità.