

In che misura si può parlare di reciprocità culturale fra insegnanti e studenti? Quali indicatori segnalano una presa di coscienza negli studenti dei propri comportamenti scolastici, delle modalità con cui si comportano in situazioni di apprendimento e del perché si comportino così? Queste domande sono alla base di una ricerca empirica sull’impatto dell’innovazione scolastica, a partire dalle esperienze e dalle modalità di apprendimento degli studenti di scuole secondarie, utilizzando sia strumenti quantitativi (questionari), sia strumenti di indagine qualitativa (osservazione, diari). Ne sono protagonisti gli studenti di tre Paesi europei (Danimarca, Italia e Paesi Bassi) all’interno di scuole in cui è richiesta un’alta prestazione intellettuale come i licei e in condizioni di innovazione: legate, cioè, a cambiamenti che contribuiscono ad esplicitare la riflessione sulle scelte metodologiche nei processi di insegnamento e apprendimento. L’individuazione di nodi critici a questo riguardo permette l’approfondimento della riflessione sulle strategie di innovazione pedagogica ed evidenzia le caratteristiche delle “culture dell’apprendimento”. In che modo si modificano la percezione dei tempi, degli spazi e delle relazioni nell’apprendimento, lo sviluppo di abilità di comunicazione, mediazione, negoziazione delle innovazioni stesse all’interno della scuola e nelle comunità in cui si situano come risorsa educativa? La capacità di adattarsi e gestire i cambiamenti nei contesti educativi è un cambio di tipo culturale: a livello micro si trova a fare i conti con il ruolo degli stili di insegnamento rispetto ai processi di inclusione e esclusione a scuola; a livello macro va posto in relazione con l’evoluzione dei concetti guida a livello internazionale, in particolare attraverso i lavori UNESCO e OCSE che definiscono i significati di imparare autonomamente e imparare a vivere insieme.
Alessio Surian
Alessio Surian. Psicologo e pedagogista, attivista per i beni comuni. Insegna all’Università di Padova “Transformative Learning” nei corsi sulla sostenibilità territoriale e “Tecnologie della formazione in presenza e a distanza”; è visiting professor presso le università dell’Aja, di Ginevra e di Buenos Aires. Conduce ricerche sulle interazioni sociali, in particolare in collaborazione con lo Special Interest Group, SIG 10, Social Interaction dell’European Association for Research on Learning and Instruction (EARLI) e con il Consiglio Latinoamericano delle Scienze Sociali (CLACSO). Collabora come ricercatore e consulente con Commissione Europea e Consiglio d’Europa ed Enti pubblici nazionali e locali, in particolare sulle tematiche formative ed interculturali ed è autore di manuali ed attività formative. Ha collaborato alla redazione della Strategia Italiana e al Piano d’Azione Nazionale per l'Educazione alla Cittadinanza Globale.

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