Questo volume ha come destinatari lettori che vogliano avvicinarsi in maniera consapevole alla vicenda umana e alle opere di Primo Levi (1919-1987), scrittore ebreo, il quale ha vissuto, prigioniero in un campo di sterminio nazista, l’annichilimento della dignità e della ragione dell’uomo. Primo Levi, di professione chimico, tale orrore vuole ricordare, descrivere, testimoniare, raccontare e dunque capire, perché non accada più. È un impegno alla memoria, sostenuto da una intelligenza lucida, ‘illuminista’, da una sostanziale fiducia nell’homo faber, nel lavoro, nell’impegno. A ciò corrisponde una scrittura sorvegliata, chiara, di timbro ironico, di stampo classico e nello stesso tempo vibrante e intensa. L’impegno etico quindi non fa rinunciare alla ricerca dello stile, alle esigenze della ‘rappresentazione’ dei fatti narrati. Anzi proprio questa ricerca “guarisce e matura” l’urgenza memoriale. Il profilo che qui si traccia dello scrittore e l’analisi delle sue opere documentano l’impegno di Levi e vorrebbero corrispondere alla sua tremenda esigenza di “capire e far capire”.
Mani che aiutano ad apprendere
Gesti, lingue, educazione linguistica
Insegnamento e formazione all'insegnamento
Appunti (e "spunti") di didattica dell'italiano
Intorno ai canzonieri
Versioni antiche e moderne
Ludovico di Breme
La forma, il tempo l'utopia
Brignetti
Il mare ed oltre
Gli anziani e le lingue straniere
Educazione linguistica per la terza età
Contro giganti e altri mulini
Le traduzioni del "Don Quijote"
«Gloria… quella dovutami!»
Sulle traduzioni italiane della poesia di Manuel Machado (Copia)
I luoghi del tradurre nel medioevo
La trasmissione della scienza greca e araba nel mondo latino