

Dopo un'ampia analisi delle direttive politiche che la dittatura fascista impostò e mantenne nei riguardi sia della cultura artistico-letteraria sia dei mezzi di comunicazione di massa (stampa, radio, cinema), l'Autrice si sofferma ad analizzare il consumo teatrale nella città di Bari nel quinquennio 1929-1933. Nella ricerca, condotta anche attraverso documenti d'archivio e articoli a stampa dell'epoca, si osservano tutte le attività e gli spettacoli realizzati nei teatri (Petruzzelli, Piccinni, Margherita, Garibaldi) e nei cinema (Kursaal Santalucia, Oriente, Umberto) di Bari. L'analisi dei dati raccolti e i quadri statistici elaborati confermano un consumo teatrale locale specchio fedele del dibattito estetico nazionale, sterilmente svilito dal monopolio culturale della politica del consenso, finalizzata unicamente alla propaganda di regime.

Educare all'arte
Pedagogia dello sguardo e didattica visiva

Educazione ai beni culturali e ambientali
Dall'immagine al paesaggio, dall'ecomuseo alla città

Mani che aiutano ad apprendere
Gesti, lingue, educazione linguistica

Insegnamento e formazione all'insegnamento
Appunti (e "spunti") di didattica dell'italiano

Intorno ai canzonieri
Versioni antiche e moderne

Ludovico di Breme
La forma, il tempo l'utopia

Brignetti
Il mare ed oltre

Gli anziani e le lingue straniere
Educazione linguistica per la terza età

Contro giganti e altri mulini
Le traduzioni del "Don Quijote"