Il presente volume si propone di presentare la sperimentazione del modello “Classi in rete”, avvenuta in una rete di dodici piccole scuole abruzzesi, concentrandosi specificamente sugli aspetti metodologici che l’hanno caratterizzata. In avvio del testo viene presentato il modello École en Réseau, nato originariamente per le piccole scuole del Québec, che ha costituito il punto riferimento per la messa a punto di “Classi in rete”, attraverso un processo di ridefinizione del modello canadese per rispondere ai bisogni del contesto italiano. La scelta di un metodo di indagine che potesse consentire di realizzare tale processo di ridefinizione, si è orientata verso l’approccio metodologico Design Based Research (DBR) che viene presentato nel primo capitolo del libro: un approccio che nasce nel contesto della ricerca nord-americana in ambito educativo, a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, sulla base della crescente insoddisfazione per l’utilizzo del metodo sperimentale nella ricerca educativa. Più nello specifico, attraverso la tecnica del Conjecture Mapping, tipica del DBR, vengono descritte le diverse componenti incorporate nel modello italiano, in relazione agli obiettivi identificati dalla sperimentazione. La sperimentazione viene quindi descritta attarverso le tre grandi fasi che l’hanno caratterizzata: a) la formazione dei docenti;b) la progettazione; c) la sperimentazione nella rete delle classi. Successivamente, nel secondo capitolo, viene descritta la combinazione di una pluralità di strumenti e tecniche di indagine che si è resa necessaria, seguendo l’approccio metodologico DBR, per poter identificare le diverse variabili rilevanti per testare l’innovazione introdotta nel contesto delle piccole scuole abruzzesi. Per ogni strumento o tecnica di indagine vengono indicati gli obiettivi di ricerca a cui essi si riferiscono, i destinatari a cui sono rivolti, le specifiche variabili oggetto di indagine e le modalità di analisi dei dati utilizzate. Il volume si conclude con un’analisi del valore aggiunto del modello “Classi in rete”, per quanto riguarda lo sviluppo professionale degli insegnanti e con l’identificazione di una serie di condizioni che possono consentire una diffusione su larga scala del modello sperimentato.

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