
Francesca Davida Pizzigoni
Tracce di patrimonio
Fonti per lo studio della materialità scolastica nell'Italia del secondo Ottocento
Anno: 2022
Pagine: 382
Formato: 17x24cm
ISBN: 9788867609376
€ 38,00
Il volume si inserisce nel filone di ricerca dedicato allo studio della materialità scolastica e si propone di evidenziare alcune fonti non ministeriali contenenti le prime tracce di patrimonio scolastico ed educativo in Italia nella seconda metà dell’Ottocento. Vengono trattati quattro macro-temi quali i riverberi delle esposizioni universali che portano a realizzare a Torino una prima collezione didattico-educativa all’interno del Regio Museo Industriale; la nascita di un nuovo settore editoriale dedicato al tema del museo scolastico; la presenza della scuola e in particolare dei suoi “oggetti” in seno alle Esposizioni nazionali e infine i primi passi dell’industria scolastica italiana analizzati attraverso i cataloghi commerciali delle ditte produttrici. Ne emergono dati significativi quali la presenza fin dal 1862 di una ricca Collezione di mezzi di insegnamento presso il Regio Museo Industriale di Torino che per oltre 30 anni è esposta al pubblico; il cammino di affermazione degli oggetti didattici che ha visto il suo apice nell’Esposizione torinese del 1884 in cui svariati autori privati e ancora poche ditte hanno saputo portare in mostra il risvolto materiale del nuovo modo di intendere la didattica e l’utilizzo delle “cose”; i primi passi nel mondo dell’industria scolastica da parte di due futuri leader di mercato quali Paravia e Vallardi, capaci di mostrare attraverso i loro cataloghi commerciali come il decennio 1880-1890 segni una solida costruzione di un’offerta in grado di condizionare l’intero mercato scolastico dei decenni futuri. Altri elementi di storia materiale della scuola italiana emergono tra le pagine del volume, quali la presunta origine italiana del museo scolastico, i primi sussidi prodotti dal noto “V. Carli” e il percorso verso la tridimensionalità dell’oggetto didattico, i primi interventi ministeriali a sostegno di una nuova produzione didattica. L’obiettivo del volume è quello di offrire alla comunità scientifica un bacino di fonti e una loro prima interpretazione, mettendo a disposizione tracce di patrimonio che possano fungere da base per ulteriori studi atti a svelarne nuovi significati e nuovi intrecci.
Francesca Davida Pizzigoni
Francesca Davida Pizzigoni, è ricercatrice presso INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca educativa) e docente a contratto presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. Coordina una Commissione di lavoro della SIPSE – Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico-educativo. I suoi interessi di ricerca si sviluppano nell’ambito dello studio del patrimonio storico-educativo e della storia dell’editoria per
l’infanzia. Tra i suoi lavori più recenti Il Catalogo perduto. La produzione per l’infanzia della casa editrice cattolica SEI di Torino (FrancoAngeli, 2021) è risultato vincitore del premio SIPED 2021.
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