Sinossi

Il libro che qui si presenta riproduce la scelta di undici articoli di Giovanni Vailati proposta da Ferruccio Rossi-Landi (1921-1985) nel volume dallo stesso titolo da lui curato ed edito da Laterza nel 1957 (ristampato nel 1967), poi riedito nelle Edizioni B. A.Graphis, 2000

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Autore

Giovanni Vailati
Giovanni Vailati (1863-1909), matematico, logico e filosofo pragmatista, discepolo di Giuseppe Peano, insegnò matematica e fisica come assistente nell’Università di Torino (1892-1899) e successivamente in diverse scuole statali. Attento alle più varie voci del pensiero filosofico e scientifico internazionale, fu in contatto epistolare con studiosi come Vilfredo Pareto, Ernst Mach, Franz Brentano, Federigo Enrìques, Benedetto Croce e Victoria Welby. Apprezzò e sviluppò la teoria dei segni di Welby, la significs. Comprese l’importanza del pragmatismo di Peirce, che introdusse in Italia. Nella sua breve vita si distinse per la sua originalità e capacità innovativa nell’ambito della filosofia del linguaggio, della logica, dell’epistemologia, della storia della scienza. Uno dei suoi obiettivi fu quello di evidenziare l’ambiguità espressiva e gli equivoci verbali. Nei suoi articoli Vailati richiama la nostra attenzione sull’anarchia linguistica dovuta a un non corretto uso del linguaggio e propone di trovare gli espedienti pedagogici per rendere abituale la percezione delle ambiguità linguistiche. Contribuì a far conoscere in Italia la semiotica e in particolare il pragmatismo di Charles Sanders Peirce. Indipendentemente da Peirce, Vailati si rese conto dell’importanza dell’abduzione (anche se non usò questo termine per designarla) nell’inventiva e nell’innovazione. In Italia la continuazione esplicita e programmatica degli studi di filosofia del linguaggio nella direzione indicata da Vailati è il lavoro di Ferruccio Rossi-Landi.