

L’autore tratta un tema scottante figlio dei nostri tempi. La storia del mondo contemporaneo ha veduto guerre di aggressione, genocidi, segregazioni razziali, politiche eugenetiche, e crimini comuni compiuti in guerra. Sono stati puniti spesso con un concetto di doppia morale? Quanto la Corte che giudicò i criminali nazisti nel 1945 era legittimata a farlo? Fu un processo giusto o un processo politico? Gli Stati Uniti d’America e la ́IBM, nota azienda statunitense, non si limitarono a vendere le proprie tecnologie ai nazisti, ma stabilirono una vera e propria alleanza strategica tra la controllata DEHOMAG e il Terzo Reich per la fornitura e manutenzione di macchine finalizzate al progetto della: “Soluzione Finale” e la gestione dei campi di concentramento; può questo evento, ben conosciuto e riconosciuto, essere ritenuto una complicità morale, etica e giuridica? Le storiche responsabilità degli inglesi, i francesi e sovietici per aver commessi identici se non più efferati crimini dei nazisti, potevano legittimarli ad essere giudici credibili sull’altare dell’alta morale e del supremo diritto della storia? A questi interrogativi l’autore cerca di dare una spiegazione storica e giuridica.
Roberto Fatano Cardone
Roberto Fatano (1961), di formazione giuridica ed
economica, è autore di diverse pubblicazioni in
materia di Storia della Politica, Scienza politica, del
Diritto e dell’Economia. Tra le sue pubblicazioni:
Qualità e Certificazione, Analisi da Rischio Igienico
e Punti Critici di Controllo (edito da Confindustria,
Roma, 1995); Ruolo e Genesi dell’ONU all’interno
del Sistema Giuridico Internazionale (Edizioni Libere,
Roma, 2000); Le conseguenze di Bretton Woods
(Edizioni Libere, Roma, 2005); La Concessione del
Credito. Storia delle Banche dal Medioevo alla Prima
Guerra Mondiale (Edizioni Milella, 2010); La
Rivoluzione di Mussolini, la politica economica del
fascismo tra corruzione ed innovazione (Edizioni
Milella, 2015); La dignità offesa. L’intrigo dell’onore
tra educazione e legislazione giuridica (Pensa
MultiMedia, 2020).