Isabella Merzagora

Una vita per il crimine

Come una criminologa legge i "gialli"

Collana: Fuori Collana
Anno: 2021
Pagine: 256
Formato: 14x21cm
ISBN: 9788867608058

€ 20,00
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Sinossi

Da letteratura per lungo tempo considerata con "sufisance" letteratura minore, quella poliziesca rivendica la sua dignità letteraria - si faranno esempi di “gialli” di grandi scrittori -, e ha conquistato un largo e differenziato pubblico, premi Nobel compresi. Non sono mancati su di essa saggi di scrittori, letterati, filosofi, magistrati, poliziotti, ma mai finora di quegli scienziati che il crimine, quello vero, lo studiano per professione, cioè i criminologi. Proprio con la penna di una criminologa D.O.C. - Professore di criminologia e Presidente della Società Italiana di Criminologia - il volume "Una vita per il crimine" vuole operare un ulteriore riscatto di questo genere letterario sostenendo le tesi secondo cui il giallo sia il pretesto per parlare del tempo e del luogo in cui si colloca, della storia, degli usi, della cultura, al di là dell’intreccio relativo alla vicenda poliziesca. Già in questo senso il giallo si avvicina alla scienza criminologica. Ma non basta: la seconda tesi è che il giallo oggi possa essere considerato addirittura l’erede del grande romanzo ottocentesco. La dimostrazione delle due tesi è proposta attraverso una nutrita serie di esempi, tratti quasi esclusivamente dalla produzione italiana - se il giallo è pretesto per descrivere la propria realtà, meglio che sia la realtà più conosciuta e quindi ri-conoscibile. Ma per dare prova della validità anche scientifica del genere letterario le storie, le descrizioni, i discorsi dei romanzi polizieschi sono affiancati alle narrazioni, alle descrizioni, ai discorsi teorici della criminologia, riuscendo addirittura a elaborare una sorta di tavola sinottica fra il racconto del giallista e la ricostruzione dei criminologi. Non mancano storie “vere” tratte dall’esperienza dell’Autrice. Il parallelismo fra la letteratura e la scienza è compiuto ripercorrendo le vicende politiche e criminali italiane, dal fascismo (nemico acerrimo del giallo), fino ai giorni nostri, alternando i racconti agli eventi. Si parlerà così di droga, di corruzione, di criminalità organizzata, di criminalità degli stranieri (o dei pregiudizi in materia), di “femminicidio”, eccetera. Tutto questo con rigore scientifico ma sempre cercando di mantenere un tono il meno possibile accademico. Anzi, il libro si caratterizza per una buona dose di ironia, per uno humour che si affianca ai discorsi “seri” della teoria e sui crimini rendendone piacevole la lettura.