La consapevolezza che esiste una profonda relazione tra apprendimento e socializzazione, tra personalità dell'allievo e modello comportamentale dell'insegnante, è basilare per rendere possibile una formazione professionale in grado di assegnare strumenti psicopedagogici che diano facoltà di mettere in opera interventi sintonici con le motivazioni, i mezzi, le qualità specifiche della personalità di ogni alunno. Lo scopo da raggiungere è quello di fare in modo che una sana relazione tra allievo ed insegnante possa influenzare e, quindi, se necessario, favorire quella educativa tra genitori e figli. Se l'allievo diventa consapevole del proprio vissuto emotivo, e riesce a comprendere le dinamiche interattive psico-sociali che si determinano all'interno della classe, saprà anche condividere lo stile educativo dell'insegnante e rinforzarlo, e vivere l'evoluzione e la trasformazione delle interazioni e degli stili di apprendimento come un processo indispensabile per sentirsi nel mondo. La persona e la sua possibile rieducazione vuole trasmettere il messaggio che attraverso una sana educazione, e mediante una formazione metodica ed efficace, si possono prevenire e curare i disagi del bambino e dell'adolescente. Essere capaci di stabilire relazioni empatiche e di ascoltare attivamente e costruttivamente gli alunni, è il miglior modo per rendere educativo un incontro che, altrimenti, sarebbe sterile, se non devastante.

I ragazzi oggi tra realtà, norma e processi rieducativi
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