

Il volume propone un approccio inedito al capolavoro di Elsa Morante Menzogna e sortilegio (1948), concentrando l’attenzione sulle grandi ‘scene d’incontro’ fra i personaggi che scandiscono gli sviluppi della trama. Sulla scia delle indagini di Jean Rousset e Romano Luperini (che da prospettive diverse hanno dimostrato l’importanza della ‘situazione narrativa’ dell’incontro nel romanzo europeo fra Otto e Novecento), il libro delinea dapprima una tipologia delle scene di incontro di Menzogna e sortilegio (che appaiono spesso fortemente sovradeterminate da dinamiche interne ai personaggi – e quindi estranee alla dimensione relazionale del confronto con l’altro – e non di rado si propongono più o meno esplicitamente come serrati confronti dei personaggi con se stessi, come ‘rese dei conti’ con parti del proprio io che l’altro, quasi accidentalmente, incarna); e quindi analizza, in un corpo a corpo con il testo morantiano (considerato sia nella sua configurazione definitiva, sia nella sua stratificazione redazionale), la più importante di esse, il “malizioso e straordinario accidente” grazie al quale le traiettorie dei due protagonisti Anna Massia e Edoardo Cerentano si incontrano per la prima volta. Completa il volume l’edizione critica dell’episodio in questione, condotta sui ricchi materiali autografi donati dall’autrice e dagli eredi alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, che costituisce uno dei primi tentativi di ‘sistemazione filologica’ di un’opera morantiana.

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