

Il volume intende individuare la formazione della coscienza morale del soggetto, delineando il rapporto maestro-allievo attraverso le riflessioni pedagogiche di Kant, Nietzsche, Simmel. Se Kant nelle lezioni contenute nel testo Pedagogia, trascritte dall’allievo Friedrich Theodor Rink, sottolinea la necessità di educare per rendere il bambino un uomo morale: un “uomo nuovo”; Nietzsche, il “filosofo dell’avvenire”, con le cinque conferenze tenute a Basilea nel 1872 intende “svegliare” i suoi studenti “dal sonno dogmatico della ragione” e liberarli da ogni cultura omologata e asservita. Lezioni vive e appassionanti sono quelle di Simmel, contenute ne L’educazione come vita e tenute durante il semestre invernale del 1915/1916 a Strasburgo. Attraverso l’analisi delle opere si mostra come i tre Filosofi, Maestri vogliono guidarci attraverso l’“Educazione”. “Educare è un’arte”, dove anzitutto l’insegnante conduce l’allievo verso la giusta “direzione”: libertà e morale. Negli scritti presi in esame si manifesta l’urgenza di costruire un “ponte” tra passato e presente per aprire una porta a un futuro positivo attraverso la scuola. In tal modo, tali insegnamenti mettono in guardia le coscienze da quelle ideologie che preferiscono non destarle dal sonno del non-pensiero, della non-libertà, oscurando il caleidoscopio della vita.

Gli intellettuali di Mussolini
Il pensiero sociale e politico del fascismo

Costruzione e struttura della Pedagogia generale
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