Luana Di Profio

Il compito di rieducare

Quarant’anni di pedagogia penitenziaria

Collana: Educazione e Ricerca Sociale
Anno: 2016
Pagine: 368
Formato: 14x20,5cm
ISBN: 9788867604067

€ 24,00
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Sinossi

La società dei consumi, del godimento, del divertissement pascaliano, del piacere e dell’apparire, dell’omologazione, del successo e del denaro, della fretta e della velocità produttiva quanto peso ha nella determinazione del disagio individuale e sociale? Certamente molto. Gli individui sono sempre più soli e sempre più incapaci di far fronte alle incombenze della vita; le mete, quasi obbligate e imposte dalla società, sembrano sempre più distanti, gli ideali, spesso amorfi e ridenti come maschere di carnevale, sempre più deviati rispetto a un ordine valoriale giusto ed equo. Le relazioni si svuotano nella velocità e nella fugacità relazionale, gli amori si appiattiscono nel consumismo affettivo e nel voyeurismo 2.0, l’autenticità si annulla nella forma dell’apparire senza sostanza, la riflessività si vanifica nell’assenza di domande sul senso del fare e dell’agire, sul senso dell’essere e dell’esistere, il senso sublime del proprio senso del limite si frantuma in un’illusoria e deleteria sensazione di onnipotenza al di là del bene e del male, nutrita da una percezione di modernità e di progresso che si sostanzia nella perdita di ogni valore ritenuto arcaico, desueto, privo di consistenza. Bisogna allora ripartire proprio dall’educazione, dalla rieducazione del pensiero, del pensiero critico e riflessivo, dall’analisi dei valori e delle proposte axiologiche vecchie e moderne, dall’avviamento di pratiche narrative e riflessive di educazione interiore. In questo compito deve, anche, sostanziarsi l’agire educativo in carcere, ponendo come fine e obiettivo quello della rieducazione, principio pedagogico che scaturisce dall’ideale generativo che vede l’essere umano, sempre e comunque, impegnato in un’opera continua ed evolutiva di autotrasformazione e di autotrascendimento.