

We can change! Possiamo cambiare! Ma il cambiamento di chi è? Delle cosiddette “seconde generazioni” dell’immigrazione? Degli “italiani”? O di quanti abitano la città? E soprattutto, quale cambiamento cercare, desiderare, promuovere? Negli odierni contesti plurali, in cui la differenza culturale e religiosa si presenta ancora come problema e genera resistenze e muri di varia natura, l’attuazione di un cambiamento capace di aiutarci a vivere-bene-insieme-agli-altri nella città, diventando autenticamente città, chiama in causa l’educabilità di ciascuno e interpella direttamente la riflessione pedagogica. Assumendo la mediazione interculturale come dimensione strutturale dell’agire educativo in contesti multiculturali e come stile metodologico di ricerca-formazione-azione, gli autori si pongono “tra” il punto di vista degli adolescenti di “seconda generazione” e quello di insegnanti e operatori socio-educativi, esplorando la possibilità di realizzare processi di integrazione e di partecipazione attraverso una progettualità pedagogica di rete capace di promuovere nella città una diffusa cultura dell’incontro

A tu per tu con il mondo
Educarci al viaggiare interculturale nel tempo dei muri

Con la mente e con il cuore
Scritti pedagogici in onore di Diega Orlando Cian

Per una scuola più interculturale
Indagine sulle concezioni degli insegnanti tra teoria e pratica

L'altra intercultura
Visioni e pratiche politico-pedagogiche da Abya Yala al mondo

Identità e immigrazione
Prospettive pedagogiche e strategie educative

S/Murare il Mediterraneo
Pensieri critici e attivismo al tempo delle migrazioni

Minori stranieri
Questioni e prospettive d’accoglienza ed integrazione

Tracce migranti e luoghi accoglienti
Sentieri pedagogici e spazi educativi

Immigrazione ed interculturalità
Dall’indifferenza alla convivialità delle differenze

Diversi per camminare insieme
Conflitti coniugali e orientamenti educativi nelle famiglie miste