Secolarizzazione e presenza pubblica della religione

A cura di Graziano Lingua

Collana: Inter-Sezioni
Anno: 2015
Pagine: 376
Formato: 14,5x21cm
ISBN: 9788867603015

€ 30,00
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Sinossi

Il rapporto tra religioni e politica è sempre più un tema all’ordine del giorno. Il motivo contingente di questo rinnovato interesse è certamente l’evidente protagonismo pubblico che le fedi hanno dimostrato negli ultimi decenni, ma limitarsi a questa contingenza sarebbe non cogliere la sfida complessiva che questa situazione pone al pensiero. Nelle discussioni sul ruolo politico delle religioni non è in gioco soltanto il problema normativo della legittimità o meno della loro presenza pubblica e delle diverse forme che deve acquisire la laicità dello stato, ma anche e più profondamente il senso stesso che possiamo dare all’idea di secolarizzazione come categoria centrale per comprendere la modernità e i suoi esiti. Alla costellazione di temi che si intrecciano intorno al rapporto tra religioni, secolarizzazione e sfera pubblica sono dedicati i saggi riuniti in questo volume, che costituisce il risultato della riflessione e del confronto a più voci promossi dalla Fondazione Centro Studi Filosofici di Gallarate in occasione del LXIX Convegno tenutosi a Roma dal 25 al 27 settembre 2014. Nella prima parte, che raccoglie i saggi di Giovanni Ferretti, Cettina Militello, Jean-Marc Ferry, Gaetano Silvestri, Gian Enrico Rusconi e Ugo Perone, gli autori offrono una ricca varietà di percorsi per pensare la presenza pubblica della religione all’interno dell’orizzonte più ampio delle conseguenze della secolarizzazione e delle forme che quest’ultima ha prodotto innanzitutto nel contesto europeo. La seconda parte, costituita da una serie di interventi più brevi, raccoglie i contributi presentati nei tre gruppi di lavoro tenutisi durante il Convegno, rispettivamente dedicati a Interpretazioni della secolarizzazione (coordinato da Mario Signore), Cristianesimo e spazio pubblico (coordinato da Francesco Totaro) e Secolarizzazione e religione (coordinato da Claudio Ciancio). La costellazione di temi e gli autori che vengono evocati nell’intero volume concorrono a delineare lo sforzo che ha motivato prima il Convegno e poi la pubblicazione: dare un contributo alla costruzione di una sfera pubblica polifonica in cui l’intrecciarsi delle voci dia forma ad un dibattito franco, ma disponibile al confronto e non arroccato su chiusure preconcette.