
De ira
Libro primo
Collana: Fuori Collana
Anno: 2013
Pagine: 324
Formato: 14x21cm
ISBN: 9788867601615
€ 32,00
Tempi bui, fuori e dentro le stanze del potere, quelli in cui Seneca inizia a scrivere il De Ira (siamo all’indomani del principato di Caligola, che muore nel 41 d.C.). Arene gremite di spettatori assetati di sangue e inneggianti alla morte, tribunali divenuti teatri di indegne schermaglie tra contendenti furiosi, crudeli esecuzioni arbitrariamente ordinate dal potente di turno (lo stesso Seneca rischia la vita per un capriccio del princeps)... Scenari di un’umanità alla deriva nella Roma di duemila anni fa, figli però della stessa cultura dell’odio che impesta i nostri giorni e da cui tutti, ora vittime ora carnefici, siamo più o meno direttamente interessati. Tutti, dal classicista al lettore occasionale, troveranno in questo primo libro del De Ira uno specchio per scorgere il lato oscuro di sé e, in una sorta di terapia dell’avversione, restarne tanto inorriditi da iniziare gradatamente a riconoscere il male per poi, infine, estirparlo: perché l’ira è il male per antonomasia, e chiunque tenti di legittimarla anche in parte, ritenendola persino utile in certe occasioni, mente a se stesso. A condurci per mano in questo percorso è l’unico vero psicoterapeuta ante-litteram, che col suo linguaggio vivido e incisivo, le sue inquietanti pennellate del più crudo realismo, la sua analisi così drammaticamente attuale, si conferma – come lo definisce Concetto Marchesi – “lo scrittore più moderno della letteratura latina”.
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