Hannah Arendt e Primo Levi

Narrazione e pensiero

A cura di Natascia Mattucci, Andrea Rondini

Collana: Humanities
Anno: 2013
Pagine: 188
Formato: 14 x 21 cm
ISBN: 9788867601387

€ 20,00
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Sinossi

Il nazismo e la Shoah sono stati due eventi che hanno segnato profondamente, in negativo, il Novecento. Essi hanno anche rappresentato, e rappresentano ancora oggi, un banco di prova e una sfida gnoseologica per ogni forma di pensiero e in particolare per la riflessione filosofica, politica e letteraria. Il presente volume indica nel rapporto tra due grandi della cultura contemporanea, Hannah Arendt e Primo Levi, una fondamentale chiave d’accesso alle problematiche sollevate da totalitarismo, sterminio, nascita dello stato d’Israele nonché alle fenomenologie delle stesse società democratiche. Arendt e Levi hanno coniato, con pari rigore e creatività, un alfabeto e un vocabolario del tutto nuovi per tentare di spiegare fatti che avevano, in modo tragicamente paradossale, capovolto categorie valoriali e manomesso i linguaggi dell’esperienza. La filosofa tedesca e lo scrittore italiano sono stati spesso richiamati insieme dagli studiosi del totalitarismo e delle tanatopolitiche ma vengono qui per la prima volta uniti in un percorso esplicitamente a loro consacrato e nel contempo in dialogo con le più importanti voci (come Anders, Canetti, Foucault) del dibattito sulla gigantesca crisi attraversata dal mondo occidentale.

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