

Qual è il destino dell’umano in un mondo ormai disincantato, dominato dalla razionalizzazione e dal politeismo dei valori? Acquisita coscienza che la ragione è complessa, non assoluta, e sempre paradossalmente commista con il proprio contrario, con l’irrazionalità, proprio nel disincanto del mondo Weber coglie per l’uomo l’occasione per recuperare finalmente la dimensione etica centrale della responsabilità. La città, il rito, il lavoro e il denaro diventano luoghi fenomenologici privilegiati in cui si dispiega la razionalità del sociale, con le sue antinomie e le sue contraddizioni: luoghi dove è in gioco l’umanità stessa dell’uomo. Il volume ripercorre in modo organico, sui testi originali e con sguardo filosofico il complesso dell’opera “sociologica” di Weber coniugando il motivo centrale della razionalità con un poliedrico vissuto etico e sociale pienamente valorizzato. Di qui la conclusione: che il Weber così attento alle dinamiche sociali è il Weber filosofo per eccellenza.

Guerra fredda in Medio Oriente 1953-1967
La stampa italiana e internazionale
In appendice articoli di N. Bobbio, P. Calamandrei, A. Capitini, J.P. Sartre

Filosofia come meditazione e come fondazione in Descartes e in Husserl
Strutture dell’io e soggetto a partire dalle Meditazioni Cartesiane

Modernità colonialismo e libertà
Hegel nel mondo arabo

Etica della persona e diritti umani
La prospettiva del personalismo polacco

L'alibi meridionale
Sul Risorgimento e altri scritti

Nazione, Stato e società civile
La filosofia e l'Unità d'Italia

Terra e mare
Riflessioni di geopolitica e geo-diritto a partire da Carl Schmitt