
Anno: 2012
Pagine: 148
Formato: 14,5x21cm
ISBN: 9788867600137
€ 13,00
Alla base di questo lavoro c’è una perdita di memoria. Essa riguarda la parola codice e la storia del pensiero giuridico occidentale. Nel corso del tempo, infatti, il significato di codex è via via scivolato dalla materia al contenuto, e dal contenuto al mito. Ciò che qui interessa è il significato di questo slittamento silenzioso per cui la materialità del supporto è divenuta indifferente allo studioso del diritto. Il volume riflette, dunque, sulle relazioni tra le forme della comunicazione e le forme del diritto, richiamando l’attenzione su una dimensione profonda del rapporto tra diritto e società. Facendo riferimento alla sociologia del diritto, all’antropologia giuridica, alla storia e alla teoria dei mezzi di comunicazione, nella prima parte, si prendono in considerazione gli approcci teorici e metodologici che hanno indagato i rapporti tra diritto e media, mentre, nella seconda parte, si ripercorrono alcune tappe della loro co-evoluzione. Infine, nella terza parte, si affronta il tema della deformalizzazione del diritto prodotta dall’oralità secondaria dei media elettronici e digitali.
Ferdinando Spina
Ferdinando Spina è professore associato presso l’Università del Salento, dove insegna Sociologia del diritto e Comunicazione, crimine e devianza. Si occupa principalmente dei rapporti tra diritto, giustizia e media. Di recente, ha curato, con Peter Robson, il volume Vigilante Justice in Society and Popular Culture. A Global Perspective (Rowman & Littlefield, 2022).
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