Fabio Farotti

Il pensiero pedagogico in G. A. Rayneri

Collana: Paideia
Anno: 2006
Pagine: 212
Formato: 14.50 x 21.00 cm
ISBN: 888232446X

€ 18,00
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Sinossi

G. A. Rayneri (1810-1867), sacerdote e filosofo di matrice rosminiana, teorizzò e visse il problema educativo con straordinaria intensità e coinvolgimento pressoché totale. Lo avvertì come la missione della sua stessa vita di sacerdote, che è tale in quanto è appunto educatore. Né, reciprocamente, si può esser educatori se non si è, almeno indirettamente, sacerdoti: uomini di Dio. Così ravvisando nell’unità di religione e pedagogia l’autentica fonte di ogni più vera umanità. Si tratta di una religiosità non riducibile tuttavia a fideismo: se cioè la pedagogia non esiste fuori dell’orizzonte religioso (cristiano-cattolico), questo non si costituisce in concreto a sua volta, se non come armonia di ragione e fede: da Anselmo a Tommaso a Rosmini. Una scuola della ragione e della fede dunque la sua, in cui si ha di mira la liberazione dell’allievo dalle angustie pregiudiziali, che inevitabilemente egli si trova dapprima ad incarnare. Non già però calando la ‘verità’ dall’alto, ma muovendo proprio da ciò che l’allievo è al presente, al fine di camminare con lui per circolarità progressivamente espansiva (secondo il metodo sintetico-analitico-sintetico), avendo regolativamente di mira la perfezione umana: in generale (l’essenza) e nel particolare (l’individuo e i suoi talenti). Un messaggio alto, questo del Rayneri, in un tempo in cui il formare lascia ormai campo aperto al mero, astratto istruire e al suo implacabile orizzontalismo senza guglie: un aereo tanto rumorosamente rullante sulla pista, quanto inetto a qualsiasi  serio decollo. Dedicato a questo grande ‘minore’, il saggio s’impegna a mostrare la dimensione di maggiore intensità del pensiero di Rayneri, quello che risveglia con Socrate la miglior parte di noi – la cui destinazione non è in alcun modo riducibile alla tecnica e al nichilismo.