La Botte di Diogene
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Codice collana ISSN 2384-9053

Direttori/Editors: Pasquale Guaragnella, Raffaele Ruggiero, Erina Siciliani

Comitato scientifico/Editorial board: Andrea Battistini (Bologna), Thomas Beebee (Pennsylvania State), Paulo Butti de Lima (Bari/San Marino), Stella Castellaneta (Bari), Emanuele Cutinelli Rendina (Strasbourg), Marco Dorigatti (Oxford), Jeanne Gaakeer (Erasmus - Rotterdam), Alexander Kosenina (Hannover), Manfred Lentzen (Münster), Andrew Majeske (John Jay - New York), Bruno Méniel (Rennes), Greta Olson (Giessen), Adriano Prosperi (Normale di Pisa/Accademia dei Lincei), John Roe (York), Giovanni Rossi (Verona), Arbogast Schmitt (Marburg), Onofrio Vox (Salento - Lecce)

Avviando una nuova serie della collana «Mandala», siamo tornati a leggere le prime pagine del trattatello di Luciano di Samosata, Come si scrive un libro di storia. Vi si narra di Diogene di Sinope il quale – durante l’assedio macedone di Corinto – mentre tutti erano impegnati nelle difese rischiava di restare inoperoso, poiché nessuno voleva giovarsi di lui. Allora Diogene prese a voltolare la sua botte nel ginnasio con grande affanno, e a chi gli chiedesse ragione del suo comportamento rispondeva: «Rotolo anch’io la botte, per non apparire l’unico ozioso fra tanti che lavorano». Forse questa immagine impressionò il Machiavelli epistolografo che nel dicembre 1513 auspicava che i Medici, di nuovo signori a Firenze, si valessero di lui anche solo per «voltolare un sasso». Fiduciosi che il filosofo e il letterato, come pure lo storico e il giurista, sapranno trovare un proprio spazio nelle nuove città del mondo e proporre una nuova riconoscibile identità culturale, intendiamo ritornare agli studi, con una collana dedicata alla saggistica e a edizioni commentate di classici antichi e moderni.

I volumi di questa collana sono sottoposti a due "blind referees" in forma anonima.