La Botte di Diogene (Nuova Serie)
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Codice collana ISSN 2384-9053

Direzione / Editors: Giovanni Rossi (Verona)

Comitato scientifico / Editorial board: Philippe Audegean (Nice Sophia Antipolis), Paulo Butti de Lima (Bari), Paolo Cappellini (Firenze), Pietro Costa (Firenze / Accademia dei Lincei), Emanuele Cutinelli Rendina (Strasbourg), Michèle Ducos (Sorbonne - Paris), Jeanne Gaakeer (Rotterdam), Juan Carlos Iglesias-Zoido (Extremadura), Andrew Majeske (John Jay College - New York), Bruno Méniel (Nantes), Greta Olson (Giessen), Adriano Prosperi (Normale di Pisa / Accademia dei Lincei), Raffaele Ruggiero (Aix-Marseille)
Editing: Gustavo Adolfo Nobile Mattei (Verona)

Nelle prime pagine del trattatello di Luciano di Samosata, Come si scrive un libro di storia, si narra di Diogene di Sinope il quale – durante l’assedio macedone di Corinto – mentre tutti erano impegnati nelle difese rischiava di restare inoperoso, poiché nessuno voleva giovarsi di lui. Allora Diogene prese a voltolare la sua botte nel ginnasio con grande affanno, e a chi gli chiedesse ragione del suo comportamento rispondeva: «Rotolo anch’io la botte, per non apparire l’unico ozioso fra tanti che lavorano». Forse questa immagine impressionò il Machiavelli epistolografo che nel dicembre 1513 auspicava che i Medici, di nuovo signori a Firenze, si valessero di lui anche solo per «voltolare un sasso». Allo storico, al giurista, come pure al letterato e al filosofo, tocca oggi il compito di riaffermare una funzione ed un ruolo nella società odierna che siano di pungolo alla riflessione e di salvaguardia delle ragioni profonde della civile convivenza. In questa ottica e con questo auspicio la collana intende ospitare, in chiave diacronica e interdisciplinare, tra antico e moderno, studi e ricerche di storia della cultura, del diritto, del pensiero politico, in un rinnovato dialogo tra cultori di discipline diverse. In the first pages of the short treaty by Lucian of Samosata, How to write a book about history, we read the tale of Diogenes from Sinope who, during the Macedonian assault to Corinth, while everyone else was engaged in the defence of the city, risked to be forgotten and left apart, inert, because nobody needed his help. Diogenes started to push his tub with enormous fatigue around the gymnasium. To those who asked him what was he doing he answered: «Me too I’m pushing my tub, so nobody can think I’m lazy while everybody around is working hard». Maybe this answer impressed Machiavelli, who in the famous letter of the December 1513 was hoping that the Medici, again masters of Florence, would ask him too, even for «the simple pushing of a stone». Today historians, jurists, intellectuals and philosophers need to reaffirm their function and role within society by encouraging reflection while safeguarding the reasons underlying civil harmony. In this light and with this intention, using both a diachronic and interdisciplinary approach, this series means to host essays and researches concerning the history of culture, the history of law, as well as the history of political thought in order to stimulate dialogue among specialists from various disciplines.

I volumi di questa collana sono sottoposti a due "blind referees" in forma anonima.